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Milioni di adolescenti hanno conosciuto, leggendo le pagine del libro Cuore, le vicende di Enrico Bottini e della sua classe, ambientate a Torino nel periodo successivo all'unità d'Italia. Franti, Nobis, Garrone, Stardi, Derossi sono nomi fissati in maniera indelebile nella memoria di tanti italiani perché rappresentavano quei sentimenti presenti in ogni ragazzino delle elementari che affrontava per la prima volta le inquietudini del mondo esterno e si confrontava con altre classi sociali e altri stili di vita. La commozione, inconsapevolmente causata dai concetti di uguaglianza, fratellanza e solidarietà, insieme a quelli di patria, famiglia e sacrificio, lascia poi il posto, nell'animo di De Amicis, alle idee socialiste incontrate nelle nuove amicizie e nelle pagine degli autori fondamentali del periodo. I testi proposti da questo libro offrono quindi una chiave di lettura che cerca la conciliazione tra la prima fase di riflessione sociale, basata sulla bontà individuale, con la seconda fase, nella quale attraverso il sentimento e la bontà di cuore, De Amicis abbraccia le riforme strutturali che il socialismo propone.